largo 7 canali

Paola – Fitto mistero sull’atto per Largo 7 Canali (valore: quasi 600mila€)

Comunque la si guardi, la determina dirigenziale n.12 dello scorso 22 febbraio, è un atto che continua a sollevare dubbi.

La stranezza collegata al documento in questione, s’è palesata dopo la sua “prima” pubblicazione sull’albo pretorio online del comune di Paola, avvenuta nella giornata del 2 marzo scorso.

Nella fattispecie il mistero riguarda ciò che è stato ratificato nella relazione acclarante con la quale si sono incasellate le voci di spesa sostenute per  la realizzazione di un “centro laboratoriale territoriale solidale”, ovvero il restyling posto in essere a Largo Sette Canali.

Come già scritto qualche giorno fa, l’atto in questione ha visto la luce del web per pochissimo tempo, perché a partire dal 6 marzo scorso è stato sostituito con un altro documento, in tutto e per tutto uguale al precedente a scanso di una postilla aggiunta nel suo corpo centrale, laddove compaiono le facciate del resoconto validato dal responsabile del procedimento, geom. Giovanni De Medici, affiancato dal supporto al Rup, ing. Monica Bruno.

Come già i lettori de “Il Marsili Notizie” hanno avuto modo di leggere (clicca e leggi), la sostituzione è avvenuta per aggiungere una tabella relativa alle «Spese impegnate e non pagate», dove all’Atp formata dall’architetto Colella con gli ingegneri Trimboli e Toscano, è stato riconosciuto un importo che ha variato il quadro sottoscritto in precedenza da coloro che dovevano sovrintendere la pratica, portandolo a 591.522,84 euro.

Questo “strano” cambiamento, ha determinato un approfondimento rispetto a ciò che è stato pubblicato, operazione che ha richiesto il contatto diretto del geometra De Medici per capire meglio cosa sia accaduto.

Dalla viva voce del dipendente comunale è stato possibile appurare che lui, dalla mezza mattinata del 13 febbraio scorso ad oggi, non è presente presso l’ufficio, pertanto appare molto strano che – in quello stesso giorno – abbia potuto apporre la sua firma a due diverse relazioni acclaranti.

Sebbene si possa presumere l’apposizione del suo autografo al primo “papiello” pubblicato il 2 marzo, il mistero relativo alla sigla apposta a quello “cambiato” e pubblicato quattro giorni più tardi, resta in piedi.

Perché firmare anticipatamente due diversi rendiconti per lo stesso atto?

Se a questo poi si aggiunge un’altra “stranezza” fatta notare dall’utente “Paola Libera” su Facebook, la vicenda assume i contorni del giallo.

Perché a distanza di tre giorni dalla “seconda” determina dirigenziale, dalla bacheca virtuale di un utente identificato col nome del sindaco, Basilio Ferrari, il 9 marzo (alle 12.21) sono state condivise le facciate di altri documenti sottoscritti dal geometra De Medici, atti riguardanti l’eliminazione di «quasi 1000 Kg di amianto nell’ultimo periodo!!» (post condiviso anche dal vicesindaco Francesco Sbano che ha raccolto 61 “mi piace”).

Espandendo le immagini condivise, è apparsa lampante una differenza sostanziale tra le firme che il geometra De Medici ha apposto a documenti redatti dal giugno al novembre 2016 e le “altre due” sottoscritte alla doppia relazione acclarante dello scorso 13 febbraio 2017 (inserite nella determina dirigenziale n.12 del 22 febbraio).

Ma questa, forse, è un’altra storia.

Il quesito che rimane è: perché il 13 febbraio il geometra ha firmato due rendiconti diversi?

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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