Dopo quindici anni di sofferenze, si è concluso il calvario di un giovane papà paolano costretto alla dialisi ormai da molto tempo. Presso l’ospedale “Annunziata” di Cosenza, ad Aldo Serpa è stato impiantato un rene proveniente da una giovane donatrice deceduta in seguito ad un’emorragia cerebrale fulminante. Nonostante l’intervento sia stato svolto lo scorso 4 giugno, la notizia è stata diramata soltanto ieri, perché alte erano le probabilità di un rigetto. Considerando la delicatezza della questione, i familiari di Aldo Serpa hanno inteso rivolgere il proprio ringraziamento a chi ha concesso al proprio congiunto la “seconda possibilità”. «Ringrazio la famiglia della giovane donna donatrice – ha detto il fratello di Aldo Serpa, Peppe – che nonostante il dolore per il lutto, ha dimostrato sensibilità, altruismo e coraggio. Gesti come questo sono indimenticabili, così come la grande professionalità e sensibilità umana dei medici dell’Annunziata. L’equipe del dottor Sebastiano Vaccarisi e la direzione ai vertici dell’Asp diretta da Gianfranco Filippelli».
L’operazione è stata svolta in equipe dai medici coordinati dal dott. Vaccarisi, ed ha visto coinvolti i professionisti operanti a Cosenza: Renzo Bonofiglio, direttore di nefrologia dialisi e trapianti, il gruppo di rianimazione di cui è primario la dottoressa Riparta Diterlizzi, la coordinatrice locale della donazione degli organi dott.ssa Maria Vigna; che lavorando di concerto hanno permesso che tutto andasse per il verso giusto.